Questo è il regolamento che vorrei...
Le tre leggi della politica:- Ogni eletto deve perseguire la legalità in ogni sua azione
- Ogni eletto deve rendere conto ai propri elettori di ogni sua azione, se questo non contrasta con la prima legge
- Ogni eletto deve perseguire il raggiungimento dei punti del programma per cui è stato votato, se questo non contrasta con la prima e con la seconda legge
Le tre leggi di attribuzione degli incarichi:
- qualunque incarico, a qualunque livello, deve essere abbandonato dopo due mandati
- Non sono ammesse deroghe a nessun titolo, per nessun livello e tipo di incarico.
- la posizione della candidatura all'interno della lista non ha alcun valore ai fini dell'eleggibilità: ciò che conta ai fini dell'eleggibilità sono unicamente i voti presi dal candidato e dalla lista cui appartiene
- per gli incarichi che non prevedono votazione: ogni incarico deve essere assegnato alla persona che presenta le migliori competenze, ovvero che possa certificare attraverso il proprio Curriculum di essere in grado di svolgere meglio delle altre il compito in questione.
Le due leggi di composizione delle liste:
In ogni lista:
- almeno la metà devono essere donne
- almeno un terzo deve avere meno di quarant'anni
- Per quanto al punto 2, almeno un terzo del bilancio del partito deve essere destinato alla formazione politica e all'aggiornamento dei giovani dirigenti, mediante corsi, seminari, iniziative che vedano la partecipazione di funzionari, enti, istituzioni, istituti di ricerca, e quant'altro si renda utile alla formazione delle classi dirigenti del futuro.
Le tre leggi di composizione degli Organismi Direttivi:
- per gli organismi direttivi valgono le leggi precedentemente citate
- l'incarico di segretario di circolo/federazione/regione è incompatibile con l'incarico amministrativo di sindaco/governatore/presidente/assessore di qualsiasi Ente
- nomine e incarichi si decidono solo in segreteria o in direttivo attraverso votazione segreta dei componenti e verbali che vengono pubblicati o affissi in sede
Sui rapporti tra mercato e politica:
la politica definisce le leggi che regolano il mercato, eventualmente con l'aiuto di autorità garanti. Gli operatori del mercato agiscono su di esso autonomamente, vincolati dalle regole stabilite dalla politica. Ogni atto di indirizzamento degli operatori, se legale, può essere fatto solo in modo palese attraverso le autorità garanti. Qualunque cittadino eletto di cui venga dimostrato il tentativo di indirizzare il mercato in modo autonomo ed illegittimo decade immediatamente dal suo incarico.
Politica e legalità:
qualunque cittadino eletto, condannato con sentenza passata in giudicato, decade immediatamente dall'incarico. Se il reato per cui è condannato riguarda l'esercizio delle funzioni istituzionali è tenuto a rimborsare quanto percepito durante il mandato, e quanto versato ai fini previdenziali viene escluso dal calcolo della pensione e destinato ad altri usi.
Sui costi della politica:
decade il diritto a percepire la pensione e ogni altra indennità legata al termine del mandato. La pensione dei cittadini eletti viene calcolata sulla base dei contributi versati, come per ogni altro cittadino.