lunedì 3 settembre 2007

Il ritratto di Sorian Gray
sul doppio Soru, il metodo Ottana è l'incenerimento della democrazia

Oggi (ieri per chi legge) si è tenuta presso la sala mensa dell' Enichem di Ottana una riunione sull'inceneritore: i lavori sono iniziati alle 17:00 e sono terminati alle 21:30. In questa
riunione ci sarebbe dovuto essere l'atteso confronto tra tecnici RAS da una parte e tecnici del comitato contro l'inceneritore dall'altra. L' incontro di oggi, infatti, era stato organizzato prendendo accordi direttamente con il segretario particolare del Governatore Soru con il quale si è concordata la data, e la presenza di tecnici delle due parti. Chi scrive si è recato a Ottana con la speranza di poter assistere ad un contraddittorio sul merito tecnico delle scelte che hanno portato la Giunta Regionale a decidere di fare l'inceneritore. Questo articolo, quindi, avrebbe dovuto contenere un resoconto delle differenti posizioni tecniche. Ma poiché i tecnici della RAS erano impossibilitati a presenziare all'incontro quest'articolo non potrà parlare del contraddittorio tecnico.

Quest'articolo non racconterà neanche degli ottimi interventi del Prof. Paul Connett, venuto appositamente da New York City per raccontarci la sua strategia Rifiuti Zero, e del dott. Vincenzo Migaleddu: il contenuto di tali interventi è stato infatti già riportato nei precedenti articoli pubblicati dall' Altravoce sullo stesso argomento.

Preferisco non parlare dell'atteggiamento poco incline al dialogo dell'Assessore Morittu, e non vi racconterò neanche dell'intervento dell'Assessore Dirindin in cui ha affermato che per
l'impianto di Ottana si procederà alla redazione di un VIS (Valutazione Impatto Sanitario).

E allora... di cosa parlare?

Rimangono da raccontare due o tre cose che riguardano l'incenerimento della democrazia, il Soru governatore, il Soru candidato alla segreteria del Pd regionale. Il Soru candidato alla segreteria del PD, durante l'incontro tenutosi qualche giorno fa a Nuoro, ha stabilito come suo metodo di azione politica le primarie, “che devono essere applicate ad ogni livello”. Più o meno la stessa cosa, il Soru Governatore l'ha detta, e ribadita, in tutte e due le riunioni tenutesi a Ottana: continua infatti a dire che la scelta dell'inceneritore si farà solo con il consenso della popolazione.

Ottimo.

Ma come Mariangela Barca, componente del comitato contro l'inceneritore, ha fatto giustamente notare nel suo intervento (il più lucido di tutta la serata) se Soru crede davvero a quello che dice occorre azzerare tutta la procedura che si è seguita finora, coinvolgere le popolazioni nella scelta prima di fare la scelta stessa. Che senso ha parlare di coinvolgimento delle popolazioni interessate se le scelte sono già state compiute? Mi rivolgo a Lei signor Governatore, e a te Compagno Candidato (Segretario), con tutto il rispetto per la persona, per la carica e per il partito, chi pensate di prendere in giro? Parlate di partecipazione democratica, dite di voler coinvolgere le popolazioni, volete addirittura adottare le primarie come metodo. Tutti ottimi intenti. Per metterli in pratica prima scegliete la sede di Ottana nel piano energetico regionale, poi scrivete le linee guida per l'impianto, fate la gara per il progetto, individuate il vincitore, e infine dite che occorre fare un confronto “tecnico”, si concorda la data ma non portate i vostri tecnici al confronto. Al termine di tutto questo entrambi continuate imperterriti a ripetere che la politica deve sapere ascoltare. E fate sapere che il confronto tecnico si terrà in Ottobre, a Cagliari, in occasione di un convegno internazionale.

Si può capire che non si potesse fare il convegno internazionale all' Enichem di Ottana, ma forse la scelta di Nuoro avrebbe reso più semplice la partecipazione dei cittadini al convegno nel quale si terrà (?) il tanto atteso confronto tecnico. Mi chiedo, compagno Candidato Segretario e Sig. Governatore, con chi pensate di parlare? Per cosa, e quando, pensate di coinvolgere i cittadini? Per la scelta del colore con cui dipingere le bare nelle quali li volete seppellire?

Tu, compagno Soru, hai idea di quale sia la base del partito del quale ti stai candidando a segretario?
Lei, sig. Governatore, pensa davvero che chi l'ha votata tre anni fa, non si senta preso in giro da questo modo di fare, con cui Lei dice di volere ascoltare ma poi decide senza riconoscere le posizioni altrui?

Tra le tante cose che conoscete immagino non Vi sfuggano i fondamenti della dialettica Hegeliana, che tanta parte ha avuto nella storia di uno dei due partiti che tu, compagno Soru, ti candidi a dirigere. La storia, nella dialettica Hegeliana, è un processo di contrapposizione tra tesi e antitesi. Contrapposizione che dà luogo alla sintesi, un processo nel quale entrambi gli elementi sono presenti, e entrambi gli elementi risultano rinnovati e arricchiti di nuovi significati. Un segretario di Partito deve avere ben chiaro che cosa significhi questo processo, almeno quanto lo deve aver chiaro il Governatore di una Regione Autonoma. Senza la sintesi, senza la contrapposizione costruttiva e la capacità di dialogo non si persegue il consenso. In alcuni casi si può imporre la propria tesi. Ma c'è il rischio che, prima o poi, la tesi e chi la impone vengano spazzati via dalla Storia.

A proposito di tesi, antitesi e sintesi, sarebbe stato interessante conoscere la posizione in merito all'inceneritore del Senatore Cabras, ma non risultava essere presente alla riunione di Ottana. Né risulta, allo stato attuale, alcuna sua dichiarazione in merito. Attendiamo con ansia che ci dica cosa ne pensa.

Da elettore, da iscritto e da dirigente di partito, e da possibile iscritto al partito democratico, mi aspetto molto dai miei dirigenti: non che dicano di ascoltare, ma che ascoltino davvero, e dopo aver ascoltato che tengano conto delle posizioni della base: non che dichiarino la democrazia, ma che la mettano in pratica.

Da cittadino mi aspetto molto dai miei dipendenti amministratori: che decidano per il bene di tutti, possibilmente dopo aver ascoltato chi li ha votati, e se questo non è possibile mi aspetto che spieghino le loro scelte convincendo almeno i propri elettori.

Chiedo troppo?
Cercasi Esperti disperatamente...



Venerdì 31.08.2007 presso l'Enichem di Ottana si è tenuto un incontro sull'inceneritore cui hanno preso parte il prof. Paul Connett, professore di chimica alla St Lawrence University di New York, il dott. Vincenzo Migaleddu, dell' Associazione dei Medici per l'Ambiente, il dott. Marchetti del CNR, gli Assessori Dirindin e Morittu e il presidente della Regione, Renato Soru. Al convegno hanno partecipato centinaia di persone e il clima era quello di grande attesa: ci sarebbe infatti dovuto essere un contradditorio tra i tecnici della Regione e i tecnici del Comitato contro l'inceneritore. Finalmente si sarebbe potuto capire, aldilà delle rispettive opinioni, quale era il merito tecnico del progetto. Per ragioni legate all'indisponibilità dei tecnici RAS questo confronto non c'è stato, ma si è comunque assistito ad un buon dibattito nel quale sono emerse tutte le contraddizioni della scelta di costruire l'inceneritore a Ottana.

L'intervento di Paul Connett, pur nella difficoltà della traduzione a volte non precisissima, ha suscitato l'interesse e la partecipazione di tutti: il professore, infatti, ha spiegato, con il suo stile istrionico, in modo semplice e scientificamente ineccepibile la strategia “Zero Waste 2020” - Rifiuti Zero, ovvero l'applicazione delle 3R al ciclo dei rifiuti: Riduzione della produzione di rifiuti, Raccolta differenziata , Riciclo. Strategia che in trent'anni può portare all'azzeramento della produzione di rifiuti. Il professore si è soffermato sulla descrizione dell'impianto di San Francisco, già citato in questo articolo de L'Altravoce e, in seguito, ha spiegato come, in natura, non esistano rifiuti: la materia non si distrugge, si trasforma. Ciò che non può essere trasformato-riciclato semplicemente non dovrebbe essere prodotto. Per questa ragione Connett auspica la creazione, insieme all'impianto di Trattamento Meccanico Biologico, anche di un centro di ricerca che possa studiare quali tecniche e tecnologie sono più adatte per la riduzione del materiale non riciclabile in uscita dall'impianto.

Successivamente è intervenuto il prof. Marchetti, del CNR, che ha messo in evidenza gli errori nelle stime della RAS circa la produzione di Energia elettrica dall'incenerimento dei rifiuti. Secondo gli studi del prof. Marchetti, per produrre i 25 MWe citati nel Piano Energetico Ambientale Regionale, occorrerebbe portare a Ottana tutti i rifiuti prodotti in Sardegna.

Il dottor Migaleddu ha ricordato che l'Organizzazione mondiale della Sanità raccomanda di classificare il trattamento dei rifiuti come un problema sanitario, non energetico. In relazione ai rischi sanitari, il dott. Migaleddu ha descritto i danni per la salute legati agli impianti di incenerimento e, citando il D.M. 3/08/2005, ha ricordato che il conferimento in discariche comuni delle ceneri tossiche è vietato dalle Leggi italiane, in quanto tali ceneri sono considerate "rifiuti pericolosi". Per questa ragione gli impianti di incenerimento in Lombardia conferiscono le ceneri in discariche adeguate in Gerimania, ma tale soluzione sarebbe molto difficile da adottare in Sardegna per ovvie ragioni legate al trasporto.

In merito alle preoccupazioni per la salute dei cittadini l'assessore Dirindin ha confermato che, insieme alla Valutazione di Impatto Ambientale, si procederà anche alla Valutazione di Impatto Sanitario, e che in quella sede tutti potranno portare le proprie obiezioni circa le scelte della RAS.

L'assessore Morittu ha ribadito la posizione della Giunta Regionale, ovvero la volontà di continuare nel progetto di costruire l'inceneritore a Ottana,seppure attraverso il confronto con le popolazioni. Volontà riaffermata anche dal Governatore secondo cui occorre continuare nel processo di confronto con le popolazioni attraverso il convegno internazionale sulla gestione dei riufiuti che si terrà a Cagliari in Ottobre.

In chiusura, Mariangela Barca, del comitato contro l'inceneritore, ha risposto alla domanda che serpeggiava in tutta la platea. Dove sono i tecnici della Regione? La risposta è che la data di venerdì è stata fissata in accordo con il Governatore, e che due giorni prima del convegno, organizzato interamente a spese del comitato, è arrivata la richiesta da parte della RAS di spostare l'incontro a Ottobre. Appare evidente che non era possibile spostare la data dell'incontro 48 ore prima, e si è deciso quindi di procedere anche senza i tecnici della RAS.


Al termine degli interventi è rimasta in sala la certezza che esista un altro modo per trattare i rifiuti, un modo eco-compatibile ed economicamente sostenibile. E' rimasta anche la consapevolezza e la delusione per un'occasione mancata: Connett, Migaleddu e Marchetti, infatti oltre a convincere i presenti con le loro argomentazioni, avrebbero potuto anche dialogare con i tecnici della RAS, se questi ultimi ci fossero stati. E da questo dialogo sarebbe potuta aumentare la conoscenza della materia, da ambo le parti.