lunedì 3 settembre 2007

Cercasi Esperti disperatamente...



Venerdì 31.08.2007 presso l'Enichem di Ottana si è tenuto un incontro sull'inceneritore cui hanno preso parte il prof. Paul Connett, professore di chimica alla St Lawrence University di New York, il dott. Vincenzo Migaleddu, dell' Associazione dei Medici per l'Ambiente, il dott. Marchetti del CNR, gli Assessori Dirindin e Morittu e il presidente della Regione, Renato Soru. Al convegno hanno partecipato centinaia di persone e il clima era quello di grande attesa: ci sarebbe infatti dovuto essere un contradditorio tra i tecnici della Regione e i tecnici del Comitato contro l'inceneritore. Finalmente si sarebbe potuto capire, aldilà delle rispettive opinioni, quale era il merito tecnico del progetto. Per ragioni legate all'indisponibilità dei tecnici RAS questo confronto non c'è stato, ma si è comunque assistito ad un buon dibattito nel quale sono emerse tutte le contraddizioni della scelta di costruire l'inceneritore a Ottana.

L'intervento di Paul Connett, pur nella difficoltà della traduzione a volte non precisissima, ha suscitato l'interesse e la partecipazione di tutti: il professore, infatti, ha spiegato, con il suo stile istrionico, in modo semplice e scientificamente ineccepibile la strategia “Zero Waste 2020” - Rifiuti Zero, ovvero l'applicazione delle 3R al ciclo dei rifiuti: Riduzione della produzione di rifiuti, Raccolta differenziata , Riciclo. Strategia che in trent'anni può portare all'azzeramento della produzione di rifiuti. Il professore si è soffermato sulla descrizione dell'impianto di San Francisco, già citato in questo articolo de L'Altravoce e, in seguito, ha spiegato come, in natura, non esistano rifiuti: la materia non si distrugge, si trasforma. Ciò che non può essere trasformato-riciclato semplicemente non dovrebbe essere prodotto. Per questa ragione Connett auspica la creazione, insieme all'impianto di Trattamento Meccanico Biologico, anche di un centro di ricerca che possa studiare quali tecniche e tecnologie sono più adatte per la riduzione del materiale non riciclabile in uscita dall'impianto.

Successivamente è intervenuto il prof. Marchetti, del CNR, che ha messo in evidenza gli errori nelle stime della RAS circa la produzione di Energia elettrica dall'incenerimento dei rifiuti. Secondo gli studi del prof. Marchetti, per produrre i 25 MWe citati nel Piano Energetico Ambientale Regionale, occorrerebbe portare a Ottana tutti i rifiuti prodotti in Sardegna.

Il dottor Migaleddu ha ricordato che l'Organizzazione mondiale della Sanità raccomanda di classificare il trattamento dei rifiuti come un problema sanitario, non energetico. In relazione ai rischi sanitari, il dott. Migaleddu ha descritto i danni per la salute legati agli impianti di incenerimento e, citando il D.M. 3/08/2005, ha ricordato che il conferimento in discariche comuni delle ceneri tossiche è vietato dalle Leggi italiane, in quanto tali ceneri sono considerate "rifiuti pericolosi". Per questa ragione gli impianti di incenerimento in Lombardia conferiscono le ceneri in discariche adeguate in Gerimania, ma tale soluzione sarebbe molto difficile da adottare in Sardegna per ovvie ragioni legate al trasporto.

In merito alle preoccupazioni per la salute dei cittadini l'assessore Dirindin ha confermato che, insieme alla Valutazione di Impatto Ambientale, si procederà anche alla Valutazione di Impatto Sanitario, e che in quella sede tutti potranno portare le proprie obiezioni circa le scelte della RAS.

L'assessore Morittu ha ribadito la posizione della Giunta Regionale, ovvero la volontà di continuare nel progetto di costruire l'inceneritore a Ottana,seppure attraverso il confronto con le popolazioni. Volontà riaffermata anche dal Governatore secondo cui occorre continuare nel processo di confronto con le popolazioni attraverso il convegno internazionale sulla gestione dei riufiuti che si terrà a Cagliari in Ottobre.

In chiusura, Mariangela Barca, del comitato contro l'inceneritore, ha risposto alla domanda che serpeggiava in tutta la platea. Dove sono i tecnici della Regione? La risposta è che la data di venerdì è stata fissata in accordo con il Governatore, e che due giorni prima del convegno, organizzato interamente a spese del comitato, è arrivata la richiesta da parte della RAS di spostare l'incontro a Ottobre. Appare evidente che non era possibile spostare la data dell'incontro 48 ore prima, e si è deciso quindi di procedere anche senza i tecnici della RAS.


Al termine degli interventi è rimasta in sala la certezza che esista un altro modo per trattare i rifiuti, un modo eco-compatibile ed economicamente sostenibile. E' rimasta anche la consapevolezza e la delusione per un'occasione mancata: Connett, Migaleddu e Marchetti, infatti oltre a convincere i presenti con le loro argomentazioni, avrebbero potuto anche dialogare con i tecnici della RAS, se questi ultimi ci fossero stati. E da questo dialogo sarebbe potuta aumentare la conoscenza della materia, da ambo le parti.

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